Avvistamenti : Shearwater-Animal Joy(2012)


Nati da una costola degli Okkervill River e sulla breccia ormai da un bel numero di anni, gli Shearwater, creatura essenzialmente di Jonathan Meiburg, tornano con Animal Joy. Con una discografia piuttosto corposa, di cui vi consiglio almeno Palo Santo, del 2006(ma non è che la conosca come le mie tasche, eh...), i nostri tentano di cambiare parzialmente direzione, deviando dal consueto alt-folk verso lidi indie-rock più muscolari e, se vogliamo, più classici, sulla scia di colleghi più quotati quali National e Arcade Fire, tanto per citarne un paio. Il risultato è un lavoro piacevole, che scivola via con fin troppa facilità, e che si fa ricordare in maniera più decisa solo in sporadici episodi. La qualità media dei pezzi è comunque buona, intendiamoci, solo, dal vocione di Meiburg e con le potenzialità della band, era magari lecito aspettarsi qualcosa di più. Rimane comunque You As You Were, dal climax epico e dall'elevato potenziale commerciale, dove però affiora anche un tantino di retorica, il bell'incipit classic rock di Dread Sovereign, gli anni '80 spudorati di Immaculate e di Open Your House, ma anche la bella ballata Run The Batter Down, forse il punto più alto del lavoro. Un disco che potrebbe dare una maggiore visibilità agli Shearwater, da cui però sarebbe auspicabile pretendere qualcosa in più.

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