Avvistamenti : Band Of Skulls-Sweet Sour(2012)


Disco in cui sono inciampato per caso, questo secondo lavoro dei Band Of Skulls è sicuramente una delle cose più piacevoli e fresche di questo inizio annata. E' vero che sulla scia di fenomeni come White Stripes, Black Keys e, in misura minore, Black Mountain(a cui però la Band Of Skulls può essere avvicinata in modo più pertinente), si assiste ad un certo rifiorire di atmosfere hard blues dagli accenti zeppelliniani, ma è pur vero che il gruppo britannico sembra averne abbastanza per crearsi uno spazio proprio. Infatti Sweet Sour è un lavoro che va al di là della riproposizione di scontati cliché, dando in pasto all'ascoltatore pezzi sì tirati e riff spigolosi di matrice hard(vedi la bella title-track), ma anche robuste variazioni a base di slow d'altri tempi, l'ottima Lay My Head Down e la pacata Navigate, che molto devono anche alla bella voce di Emma Richardson(in tempi festivalieri, ogni paese ha l'Emma che si merita, evidentemente). Come nella migliore tradizione dei veri dischi rock il set non è troppo lungo, limitandosi a una decina di pezzi che mischiano sapientemente le due anime della band. Sul versante hard, consigliati anche i robusti anthem di Devil Take Care Of His Own e Lies, su quello più incline a svisate folk, da segnalare anche Hometowns e la conclusiva Close To Nowhere. Un lavoro che, se le cose andassero come dovrebbero, metterebbe d'accordo istanze artistiche e classifiche.

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