Poesia e musica : Passato remoto-Francesco De Gregori(2005) e Nazim Hikmet



Nazim Hikmet,1942 da Lettere dal carcere di Munevver

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Qui non siamo di fronte ad un vero rifacimento della poesia di Hikmet,tratta da Lettere dal carcere di Munevver,ma di semplice citazione da parte di De Gregori,non so fino a che punto volontaria,comunque le atmosfere sono simili.

Commenti

  1. non lo so neanche io...ma sono belle parole...peccato che in certi momenti ti scivolano addosso.

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  2. E tu falle scivolare...il bello della musica e dell'arte in generale è che,anche se non risolve i tuoi problemi,comunque ti avrà fatto passare dei momenti immersa in qualcosa di bello.E non dimenticare che Hikmet scrisse queste parole piene di speranza mentre era ingiustamente incarcerato...può essere retorica,ma a volte l'arte ti dà anche un po' di prospettiva...

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  3. si, è vero Andrea , io lo dicevo per me...Ma leggerle è sempre un piacere. Qualcosa rimane malgrado le nostre resistenze e piano piano scava...

    Te lo ripeto dovresti scrivere più spesso;)

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